Ci sono tre possibilità per trovarsi a Roma nel mese di agosto: essere in ferie nella Città Eterna, aver già fatto le ferie altrove per esser poi tornati a casa, non aver ancora fatto le ferie.
In ogni caso, ci sono ottime ragioni per gioire di questa contingenza: la grattachecca, per esempio, è una di queste. La seconda è che ci sono un bel po' di mostre da poter vedere, in un periodo
durante il quale (soprattutto fino a qualche tempo fa) la città pareva piombare in una specie di dormiveglia che impediva anche la normale programmazione culturale, come se anche i monumenti
chiudessero per ferie. Non ci credete? Leggete qua:
- alla Domus
Aurea c'è L'amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l'Egitto: uno degli imperatori più bistrattati della storia romana poteva vantare uno stretto legame con la cultura
egiziana (che a Roma era comunque di gran moda), tanto da voler decorare parte della sua sontuosa residenza con elementi egittizzanti e legato al culto della dea Iside. In mostra oltre 150 opere
arrivate, per fare un esempio, anche dal Museo Egizio di Torino;
- al
Colosseo si potrà scendere invece nei sotterranei (un bene, visto che si sta freschi) per immaginare di essere uno di quei gladiatori che, in occasione dei giochi, percorrevano
il passaggio sotterraneo tra l'anfiteatro e il Ludus Magnus. Il percorso esiste - teoricamente - ancora ora, anche se nell'Ottocento venne interrotto per la costruzione di un collettore
fognario: grazie alla mostra sarà possibile demolire (per fortuna solo virtualmente) il collettore e osservare elmi, armature, graffiti, miniature dedicate ai gladiatori e alle loro
imprese. Gladiatori nell'Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus sarà visitabile fino a gennaio 2024.
- gli amanti della fotografia potranno invece andarsi a guardare gli scatti di Philippe Halsman. Nello stesso museo, che è quello di Roma in
Trastevere, uno dei miei preferiti, c'e anche un'interessante esposizione dedicata ai Romanisti (che no, non sono i tifosi della Roma);
- Ai musei Capitolini sì accende invece la luce su Pompei. Letteralmente: in esposizione 150 tra
lucerne, candelabri, lampade ad olio e torce ritrovate all'ombra (e sotto la cenere) del Vesuvio.
- È stata una delle scoperte archeologiche più sorprendente degli ultimi anni: i bronzi ritrovati a San Casciano nel 2022 sono esposti al palazzo del Quirinale. Oltre venti pezzi, tra sculture ed ex voto, eccezionalmente
conservati ed eccezionalmente importanti, visto che documentano un periodo delicatissimo per la cittadina toscana, che passava progressivamente (siamo nel I secolo a.C.) dall'influenza etrusca a
quella romana.