Cinque mostre d'agosto

Ci sono tre possibilità per trovarsi a Roma nel mese di agosto: essere in ferie nella Città Eterna, aver già fatto le ferie altrove per esser poi tornati a casa, non aver ancora fatto le ferie. In ogni caso, ci sono ottime ragioni per gioire di questa contingenza: la grattachecca, per esempio, è una di queste. La seconda è che ci sono un bel po' di mostre da poter vedere, in un periodo durante il quale (soprattutto fino a qualche tempo fa) la città pareva piombare in una specie di dormiveglia che impediva anche la normale programmazione culturale, come se anche i monumenti chiudessero per ferie. Non ci credete? Leggete qua:

  1. alla Domus Aurea c'è L'amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l'Egitto: uno degli imperatori più bistrattati della storia romana poteva vantare uno stretto legame con la cultura egiziana (che a Roma era comunque di gran moda), tanto da voler decorare parte della sua sontuosa residenza con elementi egittizzanti e legato al culto della dea Iside. In mostra oltre 150 opere arrivate, per fare un esempio, anche dal Museo Egizio di Torino;
  2. al Colosseo si potrà scendere invece nei sotterranei (un bene, visto che si sta freschi) per immaginare di essere uno di quei gladiatori che, in occasione dei giochi, percorrevano il passaggio sotterraneo tra l'anfiteatro e il Ludus Magnus. Il percorso esiste - teoricamente -  ancora ora, anche se nell'Ottocento venne interrotto per la costruzione di un collettore fognario: grazie alla mostra sarà possibile demolire (per fortuna solo virtualmente) il collettore e osservare elmi, armature, graffiti, miniature dedicate ai gladiatori e alle loro imprese. Gladiatori nell'Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus sarà visitabile fino a gennaio 2024. 
  3. gli amanti della fotografia potranno invece andarsi a guardare gli scatti di Philippe Halsman. Nello stesso museo, che è quello di Roma in Trastevere, uno dei miei preferiti, c'e anche un'interessante esposizione dedicata ai Romanisti (che no, non sono i tifosi della Roma);
  4. Ai musei Capitolini sì accende invece la luce su Pompei. Letteralmente: in esposizione 150 tra lucerne, candelabri, lampade ad olio e torce ritrovate all'ombra (e sotto la cenere) del Vesuvio. 
  5. È stata una delle scoperte archeologiche più sorprendente degli ultimi anni: i bronzi ritrovati a San Casciano nel 2022 sono esposti al palazzo del Quirinale. Oltre venti pezzi, tra sculture ed ex voto, eccezionalmente conservati ed eccezionalmente importanti, visto che documentano un periodo delicatissimo per la cittadina toscana, che passava progressivamente (siamo nel I secolo a.C.) dall'influenza etrusca a quella romana.