Giornate dell'archeologia

Quesito: venendo da piazza Venezia e percorrendo via dei fori Imperiali, l'area archeologica alla vostra destra è:


Il foro romano;

I fori imperiali 

I fori romani;

Ma che m'importa a me.


La questione, che sembra di lana caprina, è invece per me di fondamentale importanza perché confondere l'uno con l'altro è un attimo e vi confesso che quando sento nominare i fori romani a me corre un brivido lungo la schiena. Non che non possa essere del tutto corretto, ma ripetiamolo: andando verso il Colosseo, il foro romano è a destra, i fori imperiali a sinistra. E il foro romano è uno perché, anche se ci sono voluti secoli per costruirlo, nasce come spazio unico, come la piazza e il centro di Roma. I fori imperiali, invece, sono costruiti ad personam per questo o quell'imperatore e sono quindi concettualmente diversi. Poi, certo, c'è da considerare che in epoca classica uno e gli altri non erano così separati, e dove finiva il foro e cominciavano i fori non si capiva mica tanto bene. E poi il foro di Cesare ha tutte le caratteristiche degli altri fori imperiali (tralasciando il fatto che Cesare non fu mai imperatore) ma sta praticamente appollaiato sulle spalle del foro, come quello che in un autobus troppo pieno sta così vicino a voi che a ogni frenata rischiate di finire uno in braccio all'altro.


Comunque, lo dicevo che erano questioni di lana caprina, ma capire il perché della costruzione di certi luoghi è fondamentale per capire tanto di più della storia di Roma: in fondo, dove troviamo una città che, pur col passare dei secoli, ha mantenuto così intatta la sua storia antica? Per fare un altro esempio: dove altro nel mondo si trova una discarica d'epoca classica sulla quale ancora si può camminare? A Roma si può: Testaccio - ma questo lo sapete - è una vera e propria discarica di cocci rotti, differenziati e accatastati a suo tempo. 


Per conoscere allora meglio Roma, la sua e la nostra storia tornano questo fine settimana le giornate europee dell'archeologia: dal 16 al 18 giugno tre giorni di incontri, visite guidate (anche in LIS) e appuntamenti alla scoperta della storia della città, anche quella antichissima, visto che al museo di Casal de' Pazzi si parla addirittura del Pleistocene. E poi c'è il museo Barracco, l'Ara Pacis e il teatro Marcello, Testaccio e l'ufficio scavi. Qui trovate tutti gli appuntamenti, da prenotare in anticipo (ma c'è possibilità anche di trovare un posto all'ultimo minuto: pratica fortemente sconsigliata agli ansiosi).


Allora, ripetiamo: venendo da piazza Venezia alla vostra destra cosa c'è?