Uno pensa ai grandi collezionisti della Roma rinascimentale e barocca e gli viene in mente Scipione Borghese, i grandi capolavori di Bernini e i dipinti terribili dell'ultimo Caravaggio. Tutto vero ovviamente, ma accanto alle collezioni che conosciamo meglio esistono grandi e piccoli collezionisti che hanno passato la vita a mettere insieme vere e proprie stanze delle meraviglie, zeppe di opere d'arte, dipinti e sculture, gemme e cammei, ma anche di oggetti bizzarri, di dubbia provenienza (c'era chi possedeva orgogliosamente una "camicia di pelle di pesce", e tanti sono i denti o le ossa di gigante esposti qua e là nei palazzi romani) o di dubbio gusto, almeno secondo il nostro comune sentire (nel Seicento erano popolarissimi gli animali impagliati).
Nel nuovo episodio de I podcast di 365giorniaroma vi racconto allora delle collezioni più bislacche della Roma moderna, dei collezionisti più celebri e delle botteghe delle meraviglie dove si potevano scovare autentici tesori (e denti di gigante, ovviamente).
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