Antonio e Vincent

Chissà, magari si presenterà alla porta con un mazzo di fiori, un'orchidea di quelle che poi sfioriscono subito ma fanno una gran bella scena. Sì, un'orchidea del genere di certo Vincent l'apprezzerebbe, e forse deciderebbe subito di farne il soggetto di un suo quadro, di certo prima che sfiorisca. E poi commenterebbe il risultato, lui che ha sempre voluto parlare di pittura con qualcuno, con Antonio, che fino a quel momento sarebbe rimasto timido in un angolo, senza parlare.

Chi sono questi due? Ma Vincent van Gogh e Antonio Ligabue, chi altri? I due artisti si incontrano faccia a faccia, da oggi, a palazzo Bonaparte, dove Antonio resterà ospite per qualche giorno, fino al 12 marzo, in occasione della mostra, dedicata proprio a Ligabue, che a fine mese aprirà al castello aragonese di Conversano. In fondo, dal momento in cui è comparso come un ruggito nel mondo dell'arte, non sono pochi quelli che hanno accostato Ligabue a Van Gogh, artisti diversissimi in realtà, il primo tutto istinto, il secondo guidato in realtà da una profondissima cultura letteraria e artistica. Metterli faccia a faccia sarà forse il modo migliore per capirli davvero. O per permettere loro di guardarsi negli occhi, e scoprire chissà che l'uno dell'altro.