Premessa: quando @betta7sette mi ha detto di aver preso i biglietti per il concerto, io già immaginavo di arrivare mezz'oretta prima delle nove e sedermi comoda sulla mia sediolina (comoda poi, in realtà, non ricordo d'esser mai stata al palazzetto dello sport), vedete tutto e andar via
E invece mi ha detto che: aveva preso il parterre, che ci saremmo viste alle tre del pomeriggio, che ci saremmo sedute sull'asfalto ad aspettare fino all'apertura dei cancelli alle sette, che dovevamo subito decidere dove andare per non avere fatali indecisioni, che dovevamo coprirci per bene perché c'era la tramontana, che dovevo portarmi un panino e nascondere il tappo della bottiglia nel reggiseno. E ho capito che lei era una professionista, e io una cialtrona
Però, conquistata la primissima fila, tra le urla di ragazzine in visibilio, delfini volanti, fiamme e coriandoli, ho capito che ne è valsa la pena stare così vicino ai calcagni di Cesare Cremonini
365 giorni a Roma
