Sette giorni a Roma - 27 agosto

Sono buona e cara (quasi sempre) ma una cosa mi fa imbestialire a prescindere: i monopattini. Quando vedo un monopattino faccio come i tori quando vedono rosso, comincio a scalpitare e a far fumo dal naso, e vorrei tanto colpire a testate quei poveri dementi che vanno contromano, si fermano dove vogliono - anche in mezzo alla strada, tanto che fa - vanno in giro in due riprendendosi col telefonino. Ecco, a questi in particolare non auguro di finire sotto un autobus, perché poi chi prende l'autobus arriva tardi al lavoro, ma auguro una solenne, indimenticabile, incontenibile influenza intestinale. Fosse per me, insomma, i monopattini sarebbero del tutto aboliti a Roma: intanto si pensa di limitarli, il che mi pare un inizio;

non che chi vada a piedi stia meglio in realtà, visto che i marciapiedi sono a volte difficilmente praticabili; 

e facciamoci del male, continuiamo con le cattive notizie: chiude un altri cinema;

almeno arrivano le cicogne. E non prendono il monopattino;

e questo è forse l'ultimo fine settimana in cui prendere un caffè senza rincari. Mettiamoci almeno tanto zucchero, che è gratis.

Buon fine settimana