Sono sotto gli occhi di tutti, ma per vederli bisogna fare un minimo di attenzione: i mosaici che Filippo Rusuti realizza alla fine del Duecento per la facciata di santa Maria Maggiore ci sono ancora, nonostante la facciata settecentesca di Ferdinando Fuga li copra parzialmente
E da qualche tempo è tornata la possibilità di salire fin qui: accompagnati da una suorina mignon che prima si sincera della provenienza di tutti, e poi decide di spiegare tutto, arbitrariamente, in spagnolo (ma sempre col sorriso, e un certo fare militaresco)
Vedere i mosaici così da vicino è qualcosa che si dovrebbe fare almeno una volta l'anno, e io da tempo mancavo questo appuntamento; talmente da tanto che avevo dimenticato alcuni particolari del miracolo della neve che racconta Rusuti, e soprattutto il delizioso particolare della neve che scende sull'Esquilino in quella magica notte di agosto
A ben vedere, non c'è nessun miracolo: sono solo Gesù e Maria che - dopo cena - si affacciano alla finestra con la tovaglia piena di briciole, e la scrollano facendole cadere tutte in centro città