Domiziano e mister Hyde

Ritratto di Domiziano, Roma, Musei Capitolini inv. S 1156, marmo: © Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali (foto Zeno Colantoni)
Ritratto di Domiziano, Roma, Musei Capitolini inv. S 1156, marmo: © Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali (foto Zeno Colantoni)

Si dirà questo, che ha fatto anche cose buone: nostalgici? Forse, ma non pensate male: qui vi parlo di una mostra dedicata a Domiziano, uno degli imperatori tra i più chiacchierati della storia Roma. La mostra, visitabile in questi giorni (e fino a gennaio 2023) ai musei Capitolini - negli spazi di villa Caffarelli - cerca di fare un poco d'ordine tra fatti veri e pettegolezzi belli e buoni nati attorno alla figura dell'ultimo dei Flavi, figlio di Vespasiano e fratello di Tito. Su di lui se ne sono infatti dette davvero di tutti i colori: che avesse una inquietante passione per le mosche, che osservava per ore e che alla fine amava infilzare con un lungo stiletto, che volesse farsi chiamare dominus et deus (a Roma sono sempre stati diffidenti verso chi voleva avere pieni poteri), che fosse misantropo e aggressivo, secondo alcuni affetto addirittura da una leggera forma di autismo, che fu censore severo e difensore dei costumi, ma anche amante dei giochi gladiatori e dei festini di dubbia moralità, e che in fondo, nessuno lo pianse quando fu vittima di una congiura il 18 settembre del 96 d.C. Una vita da romanzo insomma quella di Domiziano: riuscirà la mostra a mettere un po' d'ordine tra la verità e la leggenda?