Non tutti i biscotti escono col buco

Chi ha ricevuto la newsletter un paio di giorni fa già lo sa, mentre chi non è ancora iscritto (a proposito, che aspettate? Pigiate sul bottone qui accanto) magari si è accorto che qui sul blog e nel link in bio della pagina Instagram non ci sono più riferimenti alla campagna di crowdfunding de I biscotti di Cupido. Perché? Semplicemente perché la campagna è finita, e senza raggiungere il traguardo delle duecento copie vendute: questo vuol dire che chi ha già acquistato il libro lo riceverà per l'autunno - la casa editrice ora mi assegnerà un editor e lavoreremo alla revisione nelle prossime settimane - mentre chi non l'ha acquistato fino ad ora...beh, non potrà più farlo visto che il libro non arriverà in libreria (ma potrà sempre farsi vendere una copia di quelle comprate da mia madre). Come l'ho presa? Copio quello che ho scritto proprio nella newsletter:

 

"E io? Pensavo ci sarei rimasta male, ma invece, incredibilmente, non è così. Negli anni ho sviluppato una incredibile resistenza al fallimento: ho provato un sacco di cose, e l'essere riuscita a portarne a termine solo alcune, mancandone altre clamorosamente, mi ha fatto capire che, alla fine, se stavolta non è andata, andrà meglio la prossima. O magari quella dopo ancora, o magari non andrà proprio bene, ma provarci vale sempre la pena".

 

Sarà che sono diventata più saggia (non sarò mica invecchiata?) ma la consapevolezza di aver scritto qualcosa di buono è più forte della delusione di non vederlo pubblicato. Per ora, perché saggia sì, ma testarda di più.