Passaggio di consegne

Mi immagino Mattarella che chiude il gas prima di andare via, si accerta di non aver lasciato nulla nel frigo, torna un paio di volte a controllare che il portone d'ingresso sia ben chiuso. Chissà, magari avrà lasciato le chiavi al bersagliere di turno con la preghiera di consegnarle al suo successore. Se ci fosse uno zerbino magari le nasconderebbe lì sotto, in attesa che il tredicesimo presidente della Repubblica se le vada a prendere.  Perché da oggi il Quirinale sarà sotto i riflettori: tra qualche ora (o qualche giorno) il palazzo diventerà la residenza ufficiale del nuovo capo dello stato. E sul torrino, che adesso è sguarnito dello stendardo presidenziale (non c'è quando il presidente non è a Roma, e Mattarella è a Palermo) torneranno a sventolare tutte e tre le bandiere.  Ah, se volete saperne di più della storia del palazzo potete andare a ripescare l'episodio de I podcast di 365giorniaroma che ho dedicato proprio al Quirinale e ai suoi ingombranti inquilini
Mi immagino Mattarella che chiude il gas prima di andare via, si accerta di non aver lasciato nulla nel frigo, torna un paio di volte a controllare che il portone d'ingresso sia ben chiuso. Chissà, magari avrà lasciato le chiavi al bersagliere di turno con la preghiera di consegnarle al suo successore. Se ci fosse uno zerbino magari le nasconderebbe lì sotto, in attesa che il tredicesimo presidente della Repubblica se le vada a prendere. Perché da oggi il Quirinale sarà sotto i riflettori: tra qualche ora (o qualche giorno) il palazzo diventerà la residenza ufficiale del nuovo capo dello stato. E sul torrino, che adesso è sguarnito dello stendardo presidenziale (non c'è quando il presidente non è a Roma, e Mattarella è a Palermo) torneranno a sventolare tutte e tre le bandiere. Ah, se volete saperne di più della storia del palazzo potete andare a ripescare l'episodio de I podcast di 365giorniaroma che ho dedicato proprio al Quirinale e ai suoi ingombranti inquilini