Un nido di vespe

Tra le altre cose, nella scorsa puntata di #lestoriedellarte (se ve la siete persa la potete scaricare qui), vi raccontavo che Kappler aveva definito il Quadraro "un nido di vespe". Il quartiere infatti (tra l'altro l'unico in Italia ad aver ricevuto la medaglia d'oro al valor civile, fu uno dei luoghi più tenacemente contrari al nazismo: sabotaggi grandi e piccoli, chiodi a quattro punte che venivano seminati per strada per danneggiare i veicoli tedeschi, i partigiani di Bandiera Rossa e la banda del Gobbo del Quarticciolo, la produzione di documenti falsi, gli attentati a nazisti e fascisti. Sono questi i motivi che portano alla cosiddetta "operazione Balena": la mattina del 17 aprile 1944 i tedeschi,, guidati dallo stesso Kappler, entrano nel "nido di vespe" più problematico in città, e rastrellano tutti gli uomini, rilasciando in un secondo momento tutti quelli sotto i 15 anni e sopra i 60. Gli altri vengono portati nei campi di lavoro in Germania. Dei 947 partiti, ne tornarono a casa solo la metà.