Tre domande a Maria Grazia - Blueroom

Ciondolando per il quartiere in questa fase due ho notato una bella vetrina, invitanti scaffali pieni di libri, la promessa di un caffè (rigorosamente da asporto) e la fantastica parete che vedete nella foto. Tutto questo e molto altro è BlueRoom, libreria e caffetteria a un passo dal verde di villa Lais. Maria Grazia è la titolare di questo posticino delizioso, e le ho chiesto di parlarci un po' di com'è stato aprire una libreria a ottobre 2019 e chiuderla a marzo 2020, e di tutto il resto. 

Cos'è di preciso questo posto?

BlueRoom ha aperto alla fine di ottobre: fin dall'inizio la mia idea era di diventare la libreria di quartiere (ndr l'altra nei paraggi è la Feltrinelli di via Tuscolana, ma si tratta di un luogo per mille motivi diverso da questo) e in questi mesi ho ospitato lettori che sono diventati clienti abituali, anziani che vengono la mattina per bere un caffè, starsene in pace a sfogliare un libro per poi magari tornare con i nipoti, ragazzi che si fermano il pomeriggio per studiare. Ma BlueRoom è anche una caffetteria, e un luogo dove ospitare presentazioni di libri, laboratori per bambini ed eventi legati alla creatività, alla letteratura di viaggio e alla scoperta di Roma, che sono anche i temi di molti dei titoli che propongo. Ecco, voglio che questo posto diventi un vero e proprio circolo culturale. Soprattutto non voglio che la gente lo veda solo come un bar (ndr ma il caffè è buono, e parlo con cognizione di causa) 

E le cose sono andate abbastanza bene in questi mesi...

Sì, per farci conoscere abbiamo organizzato molti eventi interessanti, soprattutto tra ottobre e dicembre. A volte le cose sono nate casualmente, come per esempio la collaborazione con Tuga Edizioni, che è specializzata nella letteratura lusofona: con loro abbiamo organizzato presentazioni e colazioni letterarie la domenica mattina. E poi abbiamo ospitato degustazioni di vini, incontri con gli autori...la programmazione si è sviluppata strada facendo, e per queste settimane avevamo in agenda moltissimi appuntamenti interessanti che adesso sono rimandati o cancellati. 

Ecco, la chiusura forzata a pochi mesi dall'inaugurazione non ci voleva proprio...

Da un certo punto di vista per me è stato paradossalmente più facile rispetto a chi aveva un negozio ben avviato, e per fortuna molti tra gli abitanti del quartiere hanno manifestato la loro vicinanza acquistando libri o facendo una donazione, ma sicuramente i problemi ci sono e ci saranno anche in futuro, visto che il contesto in cui ci muoviamo è del tutto cambiato. Quante persone potrò far sedere ai tavolini per un caffè? Quando potranno riprendere le presentazioni e gli incontri con gli autori? Essere vicini a villa Lais ci aiuterà a organizzare qualcosa all'aria aperta, che per adesso pare una delle poche strade percorribili, ma di sicuro ci sarà tanto da fare. 

 

...e dalla nostra parte noi che possiamo fare? Comprare un libro qui, prendere un cappuccino, parlarne agli amici. E poi ricominciare: le librerie ci fanno bene e noi dobbiamo ricambiare.