Tre domande ad Alfonsina Russo

Con ben 7.554.544 di visitatori, il parco archeologico del Colosseo (che comprende anche foro romano, Palatino, Domus Aurea, arco di Costantino e Meta Sudans) si è confermato anche per il 2019 come il luogo della cultura più visitato in Italia. In questi giorni invece, in mancanza dei turisti, sono gatti, falchi e conigli a popolare uno dei siti archeologici più importanti al mondo. Ma che succede davvero in questi giorni da quelle parti? Ne ho parlato con il direttore Alfonsina Russo, che ringrazio per la disponibilità: 

Cosa succede all'interno del parco chiuso per quarantena?

La chiusura al pubblico del Parco archeologico del Colosseo non esclude la presenza, sia pur ridotta al minimo per rispettare le disposizioni governative, di personale preposto alla sicurezza del patrimonio, alla cura dei monumenti e del verde. Io stessa sono al Parco almeno due volte alla settimana per seguire le attività minime di conservazione svolte al suo interno. Non possiamo mai smettere di curare un'area così preziosa simbolo della nostra identità.

Qual è il luogo che preferisce all'interno di tutto il parco? Ci svela invece un segreto che non tutti conoscono? 

Il mio posto preferito è sul Palatino, in un angolo nel verde presso la casa di Augusto, da cui si ammira un panorama spettacolare fino al cupolone di San Pietro; e un altro luogo è l'attico del Colosseo. Una curiosità per chi ama la natura e gli animali è che i gheppi nidificano indisturbati al Colosseo.

Cosa farà non appena si potrà finalmente riaprire?

La prima cosa che farò è invitare dei giovani musicisti delle Accademie a suonare per il pubblico in punti diversi del Parco, per accompagnarlo nella visita e ispirarlo dopo questo lungo silenzio. Vi aspetto presto!