Io resto a casa

Oramai lo abbiamo capito: al netto di necessità (vere) o problemi (reali), in questi giorni è meglio restare a casa, evitare di uscire se possibile e comunque rispettare sempre le direttive del governo per evitare il contagio del Coronavirus (e no, non mi importa che voi siate giovani e forti e vogliate sfidare la malattia a suon di rimpatriate: la limitazione negli spostamenti serve a proteggere i più deboli, evitare l'affollamento degli ospedali e la sofferenza dei reparti di terapia intensiva). Ma...che si fa tutto il giorno a casa? Capisco che nell'impossibilità di postare su Instagram il vostro caffè quotidiano possiate soffrire, ma ci sono in realtà parecchie alternative oppure sì, anche pubblicare la foto del caffè che vi preparate in cucina può andar bene, se si va. Prima di tutto, se non lavorate da casa - e quindi dovete comunque lavorare, poco cambia se fuori ci sia o meno una pandemia - avete parecchie alternative, dalle più utili a quelle più frivole. Eccovi qualche idea:

- Le pulizie: il lunedì si stira, il martedì si lavano i pavimenti, il mercoledì si fa la lavatrice, il giovedì si spolvera...la settimana passerà in un attimo, e vostra casa sarà uno splendore!

- Imparate qualcosa di nuovo: ormai in streaming si possono fabbricare armi di distruzione di massa, immaginate quanto possa essere facile seguire un video corso di maglia o attorcigliare il proprio corpo in qualche posizione yoga;

- Il cambio degli armadi! Finita l'emergenza, fuori sarà primavera...meglio aver già messo via i maglioni, e aver fatto spazio alle camicette frufru;


Volete invece dedicare questi giorni dai tempi dilatati alla vostra crescita intellettuale? Bene, anzi benone! Lasciare stare la TV, o almeno scegliete con cura cosa guardare, e provate a scegliere un libro, un film e un disco a cui appassionarvi. Io vi do tre consigli, tutti ovviamente scelti da un punto di vista prettamente romano:

 

- Un libro: è appena uscito Fake news dell'antica Roma. 2000 anni di propaganda, inganni e bugie, di Néstor F. Marqués: pubblicato da Bibliotheka, ci spiega perché è probabile che Nerone non abbia davvero deciso di bruciare tutta la città;

- Un film: questa non è una novità, ma guardarlo è come un balsamo per l'anima. La banda degli onesti, di Camillo Mastrocinque (1956) vede Totò, Peppino de Filippo e Giacomo Furia negli improbabili vesti di irresistibili falsari. Protagonista del film è anche Roma, da piazza degli Zingari a viale delle Milizie, da via di Monte Savello a piazza della Suburra;

- Un album: La terra sotto i piedi di Daniele Silvestri: divertente, malinconico, coinvolgente, romanista (La vita splendida del Capitano è dedicata a Francesco Totti). 

 

Vi bastano come spunti per le vostre giornate casalinghe? Voi invece cosa farete?