L'occhio di Berengo Gardin

Roma, 1973 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia Milano
Roma, 1973 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia Milano

Avercelo, l'occhio di Gianni Berengo Gardin...in mancanza di un uguale talento, ci consoliamo con una bella mostra a lui dedicata, e non è certo un accontentarsi, che gli scatti sono meravigliosi. Al fotografo ligure di nascita, ma veneziano di origine e a Roma da bambino, è infatti dedicata l'esposizione del Casale di Santa Maria Nova sull'Appia Antica, che raccoglie e presente (fino al 12 gennaio 2020) gli scatti che il fotografo ha dedicato alla città eterna a partire dagli anni Cinquanta, quando è in città al servizio del settimanale Il Mondo (lo stesso per il quale lavora Paolo Di Paolo, per avere un'idea della levatura di chi lavorava là dentro), fino ai decenni successivi, durante i quali continua a documentare la società romana, il paesaggio urbano e la sua architettura, traendone un fantastico collage visivo dell'evoluzione (o involuzione, dipende dai punti di vista) della città.