La festa di Cerere

Nell'antica Roma l'arrivo della primavera voleva dire solo una cosa: rendere grazie a Cerere, la dea della terra e della fertilità, quella che - secondo la tradizione - avrebbe insegnato agli stessi romani l'arte di coltivare la terra, regalando loro il grano (ed è per questo che è spesso rappresentata con un bel copricapo di spine, tipo Carmen Miranda, per intenderci), i fiori e la frutta...ovvio quindi che per ringraziarla venissero organizzate grandi feste nel mese di aprile, per celebrare la rinascita della natura dopo i freddi mesi invernali: il 12 aprile in particolare si iniziava con una suggestiva processione di donne rigorosamente vestite di bianco tra le strade della città, a ricordare il vagabondare di Cerere alla ricerca di Proserpina, rapita da Plutone. Si proseguiva poi nei giorni successivi, dal 13 al 19 aprile, con i ludi, i grandi giochi ospitati dal Circo Massimo, che comprendevano tra le altre cose anche una corsa delle volpi e una solenne processione alla quale si partecipava (anche in questo caso) vestiti di bianco, con fiaccole e ghirlande di spighe mature...peccato che oggi dalle parti del circo Massimo si imprechi solo alla ricerca del parcheggio...