Un tempio quasi perfetto

A ben guardare, di templi antichi Roma è piena ancora oggi...basta pensare a quello più famoso di tutti, il Pantheon, in piedi (nelle forme attuali) dall'età di Adriano o al tempio di Antonino e Faustina del Foro Romano: in entrambi i casi gli edifici antichi si sono salvati perché trasformati in chiesa prima che a qualcuno venisse l'idea di abbatterli. Un terzo sopravvissuto è sotto gli occhi d molti automobilisti, trovandosi a fare suo malgrado da spartitraffico tra piazza della Bocca dell Verità e il Tevere: si tratta del tempio di Portuno, ex tempio della fortuna virile, ex chiesa di santa Maria in Gradellis ed ex, chiesa di santaMaria Egiziaca. Niente affatto casuale il luogo in cui fu costruito il tempio, l'antico porto Tiberino dedicato a Portunus, il dio degli accessi al fiume e per questo protettore dei commerci che avvenivano nel foro Boario. Costruito originariamente nel IV secolo a.C., fu ricostruita nel I secolo a.C. e poi trasformata nell'872 in chiesa, santa Maria in Gradellis prima e santa Maria Egiziaca poi: fu proprio la sua trasformazione a determinarne la salvezza e la conservazione quasi totale, dal podio rivestito in travertino alle colonne del fronte, così come i muri della cella. E anche l'interno oggi è tornato più o meno all'aspetto originario, dopo la sconsacrazione della chiesa negli anni Venti, con il trasloco degli arredi nella vicina san Nicola da Tolentino.