10 cose che forse non sapete...

...sul rione Trastevere:

1. Rimasto al di fuori della città vera e    propria per tutta l'età repubblicana,    Trastevere divenne parte integrante di  Roma solo con Augusto, che scelse pragmaticamente Transtiberim (oltre il Tevere) come nome per la quattordicesima regiones
2. Si conserva qui - unica in città - la caserma dei vigili del fuoco della VII coorte, corpo creato dallo stesso Augusto;
3. Capitolo fontane: quella che oggi fa da sfondo a piazza Trilussa nacque in realtà, ai tempi di Paolo VI Borghese, sull'altra sponda del Tevere; smantellata per la costruzione dei muraglioni, fu ricostruita sul lato opposto solo nel 1898;
4. Capitolo fontane, parte seconda: l'Acqua Paola è LA fontana per eccellenza del rione, che domina dall'alto del Gianicolo. Valere quanto l'acqua Paola non è però un vanto, visto che questa in origine non era potabile...tutto fumo e niente arrosto insomma; 
5. Viale Trastevere, che taglia in due il rione, fu aperto nel 1886 con il nome di Viale del Re;
6. Vicolo dell'Atleta è una stradina ricca di storia: qui rimangono infatti i resti di una delle prime sinagoghe di Roma, al civico 14, riconoscibile per alcuni caratteri ebraici sulle colonne della loggetta al primo piano; la strada deve inoltre il nome al ritrovamento nel 1844 dell'Apoxyomenos, copia romana dell'originale di Lisippo, oggi conservata ai musei Vaticani;
7. Il caffè del Moro (nella foto) è uno dei più antichi ancora in attività, fondato come fu nel 1873. L'insegna, in ferro e dipinta con vernice a smalto, è la seconda più antica a Roma dopo quella del Caffè Greco;
8. Da qui è passato anche Caravaggio: nella chiesa di santa Maria della Scala doveva essere infatti collocata la Morte della Vergine ora al Louvre, rifiutata dai carmelitani perché pare il pittore avesse utilizzato il cadavere di una prostituta morta nel Tevere come modello per Maria; 
9. Il museo di Roma in Trastevere, ospitato in un ex convento ed ex sanatorio, espone a rotazione i delicati acquerelli di Ettore Roesler Franz dedicati alla Roma Sparita, dipinti prima delle grandi trasformazioni urbanistiche di fine Ottocento;
10. In vicolo Moroni è visibile un piccolo tratto di mura Aureliane, che qui andavano da porta Settimiana su fino a porta Aurelia (oggi porta san Pacrazio) e giù di nuovo fino a porta Portese.