Il mistero del tacchino scomparso

Tutto (o quasi) quello che avreste voluto sapere sulla chiesa di santa Maria nell'Orto ma non avete mai osato chiedere:

1. Pizzicaroli, vignaroli, ortolani, fruttaroli, mercanti, sensali, molinari, vermicellari, mosciarellari, scarpinelli, barilari e pollaroli: sono loro, secondo la tradizione, le corporazioni responsabili della costruzione della chiesa.

2. Loro, ma non solo: la leggenda racconta infatti che nel lontano 1488 un uomo, guarito da un male incurabile, abbia deciso di far costruire una piccola cappella di fronte all'immagine della Madonna col Bambino davanti alla quale aveva pregato per ottenere la guarigione.

3. L'architetto della chiesa fu Guidetto Guidetti, allievo di Michelangelo, mentre la facciata (progettata dal Vignola) fu completata da Francesco da Volterra. 

4. L'interno della chiesa è un inno ai mestieri: frutta e verdura, scarpe, polli si trovano raffigurati sui pavimenti, nelle iscrizioni, sulle vetrate, nelle cappelle...tutto indica che le università furono i migliori mecenati della chiesa.   

5. Giovanni Baglione è noto alle cronache forse più per la sua rivalità con Caravaggio e per il suo trattato sulle vite dei pittori che come artista. Bene, qui potete ricredervi: a santa Maria dell'Orto Baglione ha lavorato per decenni, tanto che è possibile seguire quasi tutta la sua parabola artistica...ma comunque continuo a preferire Caravaggio. Scusami Baglione.

6. Santa Maria dell'Orto è apparsa spessissimo al cinema: Rossellini la sceglie per Roma città aperta, Alberto Sordi si sposa qui ne Lo scapolo, Dino Risi ci ambienta una scena de I mostri, e anche Pupi Avati è finito da queste parti durante le riprese de Il papà di Giovanna

7. Mai sentito parlare del mistero del tacchino di legno? Cercando notizie sulla chiesa ho letto del curioso dono che, nel Seicento, l'università dei Pollaroli avrebbe fatto alla confraternita. Introvabile all'interno della chiesa, molti addirittura sospettano della stessa esistenza di un siffatto, e suppongo anche ingombrante, regalo. Chissà dov'è finito il pennuto di legno?