La fabbrica dell'utopia

Giovanni Battista Piranesi, Veduta del Campidoglio e di S. Maria d'Aracoeli, 1746-1748, acquaforte, Museo di Roma
Giovanni Battista Piranesi, Veduta del Campidoglio e di S. Maria d'Aracoeli, 1746-1748, acquaforte, Museo di Roma

Nonostante sia veneto di nascita, il suo nome è legato a doppio filo con la città di Roma: giusto quindi che Giovan Battista Piranesi sia celebrato da una bella mostra a Palazzo Braschi, fino al prossimo 15 ottobre. Piranesi. La fabbrica dell'utopia, a cura di Luigi Ficacci e Simonetta Tozzi, mette insieme alcune delle sue opere più significative, a cominciare dalle Vedute di Roma ("vedo ora nella loro realtà quelle Vedute di Roma che stavano appese nella casa paterna" disse Goethe durante il suo soggiorno romano) e dalle Antichità Romane, pubblicate in quattro volumi nel 1756 al termine di dieci anni di preparazione; passando per Vasi, candelabri, cippi, sarcofagi, tripodi, lucerne, ed ornamenti antichi, la raccolta di suppellettili romane che ebbe uno straordinario successo in tutta Europa, alla Descrizione e Disegno dell’Emissario del Lago Albano, fino alle celeberrime Carceri d'Invenzione...da non perdere, per rivivere i fasti (e le miserie) della Roma di fine Settecento.