Buon Natale!

Buon Natale! E, almeno in questo giorno di festa, non siate scorbutici. Non fare come Stendhal...

 

21 dicembre.  Son quindici giorni che i ”pifferari”, o suonatori di cornamusa, ci svegliano alle quattro del mattino. È gente capace di far odiare la musica. Son rozzi contadini ricoperti di pelli di capra, che in occasione delle Feste discendono dalle montagne abruzzesi e vengono a Roma a far serenate alle Madonne. Arrivano quindici giorni prima di Natale e ripartono quindici giorni dopo: ricevono due ”paoli” (un franco e quattro centesimi) per una serenata di nove giorni, sera e mattina. Chi vuoi essere stimato dai vicini e non vuoi incorrere in una denuncia al parroco, nonché tutti quelli che temono di passare per liberali, si abbonano per due novene. Non c'è niente di più odioso dell'essere svegliati nel cuore della notte dal suono melanconico delle cornamuse, un suono che da ai nervi come quello dell'armonica. Leone XII, che li conosceva bene già prima di salire al pontificato, proibì ai ”pifferari” di svegliare i cittadini prima delle quattro.