Quel ladro di Canova

Il 27 novembre del 1828 Stendhal scrive queste righe nel suo diario...e non riserva parole dolci al Canova...

 

"Abbiamo passato la mattina allo studio di Canova, fra i modelli delle sue sculture. Canova è venuto a Parigi tre volte: l'ultima in qualità di imballatore. Venne a riprendere le statue che avevamo ottenuto col trattato di Tolentino, quello che precluse la strada di Roma all'esercito vittorioso ad Arcole e a Rivoli. Ci hanno ripreso tutto ciò che avevamo ottenuto con un regolare trattato: è stato un vero furto. Ma Canova non comprenderà mai un simile ragionamento. è cresciuto a Venezia, sotto l'antico regime, e può concepire solo un diritto, quello della forza. Per lui un trattato non è altro che un pezzo di carta".