Lo sguardo di Ariosto

Gautier Map: Lancillotto del lago, la ricerca del Sacro Graal, la morte di Artù, XIV sec. Parigi, Bibliothèque nationale de France
Gautier Map: Lancillotto del lago, la ricerca del Sacro Graal, la morte di Artù, XIV sec. Parigi, Bibliothèque nationale de France

In fondo parliamo di un best seller. Di cinquecento anni fa, va bene, ma sempre best seller si tratta. L'Orlando Furioso, pubblicato giusto giusto nel 1516, è in effetti uno dei poemi più celebri del Rinascimento, ed il suo autore, Ludovico Ariosto, un uomo dalla straordinaria fantasia, dall'ironia non comune e dalla precisione maniacale (non per niente l'Orlando venne modificato e mandato alle stampe in tre versioni diverse). Ferrara ora celebra uno dei suoi figli adottivi più amati con una mostra, Orlando Furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi (a palazzo dei Diamanti, fino all'8 gennaio) che mette insieme dipinti, arazzi, libri, manoscritti, armi, ceramiche e sculture: Piero di Cosimo, Giorgione, Cosmè Tura, Tiziano, Mantegna, Paolo Uccello, Leonardo. Un elenco di nomi da perderci la testa. O chiudere gli occhi e sognare, come giustamente faceva Ariosto.