Voci di Roma - Federico

Ferragosto in città? I bambini si annoiano? Niente panico, la soluzione è a portata di mano. Anzi di zampa...ne parliamo con Federico Coccia, presidente della Fondazione Bioparco di Roma (e impegnato nella foto nel lancio del cocomero...) 

Cosa succede a ferragosto da voi al Bioparco?

Si comincia alle 11, quando i guardiani offriranno al gruppi di 60 macachi del Giappone cocomeri a ghiaccioloni. Si tratta di una forma di arricchimento ambientale: gli animali cercando il cibo, che è in alcuni casi congelato, fanno movimento e aguzzano l'ingegno. Ovviamente tutto avviene sotto lo sguardo attento dei nostri esperti nutrizionisti. Dopo i macachi sarà la volta dei lemuri e degli orsi, mentre alle 14 serviremo ai nostri quattro scimpanzé (Bingo, Susy, Edy e Pippi) canne di bambù ripiene di yogurt e ghiaccioli a base di cocomero. Pipa e Mimì, i due ippopotami anfibi, avranno invece un pasto a base di cocomeri con contorno di erba medica e fieno. E non dimenticate che a mezzogiorno i bambini potranno dare da mangiare a Sofia, l'elefante asiatico del Bioparco, e farsi raccontare dai guardiani tutte le abitudini del mammifero terrestre più grande al mondo. 

Ad agosto il Bioparco offre anche un centro estivo per i più piccoli...

Esatto, il centro estivo riapre il 22 agosto, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30. Ogni giorno i bambini dai 4 ai 13 anni possono scoprire gli animali, incontrare i guardiani, curare il nostro orto didattico e visitare la fattoria degli animali domestici, oltre che partecipare a numerose altre attività e laboratori didattici. 

A settembre invece sarà la volta del Safarinight; che cosa avete in programma? 

Dopo il successo di luglio, ripetiamo anche a settembre, il 2, il 9 ed il 16, l'esperienza del Safarinight: immersi nella magica atmosfera notturna, si potrà partecipare ad una visita guidata (sono previsti sei turni di visita, dalle 20 alle 21.15) scoprendo giraffe, elefanti, lemuri, tigri, orsi e tanti altri animali, che di notte si comportano diversamente, e sono spesso più attivi rispetto al giorno. Diciamo che è un modo di vivere il parco in maniera diversa rispetto al solito, e in effetti i posti disponibili per le visite stanno andando a ruba! 

Quanto è cambiato il Bioparco rispetto al vecchio Zoo? 

Quello che è cambiato è soprattutto il concetto di fondo: oggi il Bioparco non è più una collezione di animali rari, ma un luogo dove si fa educazione mentre ci si diverte. I bambini imparano sempre qualcosa qui da noi, anche a livello di tematiche ambientali, e ci aiutano a diffondere le loro nuove conoscenze parlandone a casa coi genitori. Diciamo che l'educazione ambientale passa dai nostri animali. E, ci tengo a dirlo perché molti non lo sanno, gli animali che si trovano da noi non sono prelevati dalla natura, ma arrivano grazie a scambi con gli altri enti membri dell'EAZA (associazione europea zoo e acquari) che è impegnata nella conservazione delle specie minacciate da estinzione.