Voci di Roma - Olimpia

Tornano le interviste impossibili...e non pensate che sia perché a luglio nessuno ha voglia di rispondere alle mie domande. Ma non perdiamo tempo con queste chiacchiere, anche perché la nostra ospite di oggi non ama aspettare, e potrebbe piantarci in asso nel bel mezzo dell'intervista. Non ci credete? Beh, con donna Olimpia tutto è possibile...speriamo solo di non contrariarla. 

Gentilissima donna Olimpia...va bene se la chiamo gentilissima? O preferisce qualche altro titolo? 

Basta che facciamo in fretta, va bene anche gentilissima. In fondo la gentilezza è forse il tratto che mi contraddistingue meglio. 

Certo...allora, lei è stata tra le donne più potenti della storia di Roma...

Sì.

E la Roma barocca deve molto a lei ed al suo intuito...

Sì.

Insomma, la fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona Bernini l'ha creata grazie a lei. Come ha fatto a convincere suo cognato Innocenzo X ad affidare a lui i lavori?

Devo dire che Bernini è stato molto persuasivo, e la sua opera era di gran lunga migliore di quella che ci aveva presentato quel malinconico di Borromini. Mio cognato ha semplicemente dovuto ammettere quello che a me era parso evidente fin dall'inizio...

Glielo devo proprio chiedere...da secoli si parla di un modellino in argento che l'avrebbe convinta della bontà del progetto di Bernini. Ma è mai esistito quel modellino?
No.

Quindi non c'è stata nessuna corruzione, nessun regalo, niente di niente?

Niente di niente, mi meraviglio anzi di come si possa dar credito ad uno stupido pettegolezzo.

Beh è un pettegolezzo che dura da quattrocento anni, ce l'avrà pure un fondamento di verità.

Niente affatto. 

Va bene, vedo che su questo argomento non è poi così loquace...le faccio allora solo un'ultima domanda, che poi è quella che faccio a tutti gli intervistati: il posto che preferisce a Roma?

Questa è facile: la mia stanza. Bella, ricca, opulenta, piena di opere d'arte che non ci si stanca mai di guardare. E quel modellino d'argento...ma non mi faccia aggiungere altro...