Turisti al Pantheon

Il 1° aprile del 1828 Stendhal visita il Pantheon...la sua reazione, un misto di stupore e meraviglia, non è molto diversa da quella di qualsiasi turista moderno…

 

Il Pantheon è senza dubbio il più bel monumento dell’antichità romana. Non ha neppure sofferto molte distruzioni ed è giunto fino a noi quasi intatto […]. Il Pantheon ha il grande vantaggio che in due minuti si lascia comprendere in tutta la sua bellezza. Basta sostare davanti al portico, muovere qualche passo, vedere la chiesa. Tutto qui; ho già detto abbastanza e non dovrebbero occorrere altre spiegazioni: l’entusiasmo del visitatore sarà proporzionale alla sensibilità artistica che il cielo gli ha elargito. Credo di no aver mai incontrato nessuno che non sia restato particolarmente emozionato dalla visita del Pantheon, come se questo tempio così famoso avesse in sé qualcosa di particolare, che non si trova né negli affreschi di Michelangelo né nelle statue del Campidoglio. Io credo che l’immensa volta sospesa, senza appoggio apparente, faccia paura agli ingenui, i quali, poi, appena rassicurati, si dicono: “è stato dunque per farmi piacere, che si son presi la pena di darmi una sensazione così forte!”. Mi sembra che qui davvero si tocchi il sublime.