Voci di Roma - Giulio

Prima o poi doveva succedere. È successo: per un ritardo imprevisto, l'intervista che avrei voluto pubblicare oggi è saltata...che fare? Perdersi d'animo? Mai!!! Noi, giornalisti d'assalto, sappiamo bene come comportarci nel caso in cui un'intervista salti all'ultimo momento....la inventiamo! Tuttavia, visto che non sarebbe deontologicamente corretto inventarsi di sana pianta una chiacchierata a quattrocchi con qualcuno che è ancora vivo, e che potrebbe risentirsi nel vedersi attribuite parole non sue, mi dovrò scegliere qualcuno che non ha la possibilità di protestare...che ne dite di Giulio Cesare?

Allora caro Giulio...

Divo Giulio sarebbe meglio in realtà. 

...certo...ehm, mi scusi divo Giulio. Allora, passano i secoli ma di certo lei rimane la personalità più in vista dell'antica Roma. Come mai?
Ma c'è forse bisogno di chiederlo? Insomma, non sono stato forse uno dei più grandi condottieri e uomini politici di Roma. No, dico io, non si sente dire ancora oggi "il dado è tratto"? Lo sa che quella frase l'ho inventata io? Mi spetterebbe il copyright. E perché mai tutti credono - sbagliando, certo - che il primo imperatore di Roma sia stato io? Semplicemente perché, sotto molti punti di vista, sono stato semplicemente il migliore.

Possiamo spettegolare un po'? Di lei si diceva che fosse marito di tutte le mogli e moglie di tutti i mariti. Le cose stanno davvero così?

Le sembra una domanda da farsi, piccola insolente? Da voi si parla da mesi di unioni civili e di pari diritti per le coppie di fatto e state ancora a domandarvi se fossi etero o gay, o anche bisessuale? Ma mi faccia il piacere! Non penso che saperlo sposti una virgola nel giudizio che si farà di me, o di quello che la storia già si è fatto, e allora non intendo in alcun modo risponderle.  

Mi tolga una curiosità, com'era davvero Pompeo?

Un gran fanfarone, ma non cattivo. Non mi ha fatto di certo piacere vedermi recapitare la sua testa. Diciamo che avrei preferito sconfiggerlo io, sul campo, in uno scontro duro ma leale.

Certo, la lealtà...come la mettiamo con la faccenda delle coltellate?

Un piccolo imprevisto calcolato. D'altronde in qualche modo bisogna pur morire...diciamo che in questo modo mi sono guadagnato l'immortalità. Se fossi morto di vecchiaia, solo e abbandonato da tutti, lei si sarebbe forse scomodata per questa intervista impossibile? 

...ecco, quello che ho imparato oggi è che non bisogna mai contraddire quel presuntuoso di Giulio Cesare...