Nel maggio scorso erano state cinque, adesso sono sette le nuove sale delle Gallerie dell'Accademia di Venezia che aprono al pubblico. Si tratta nello specifico di spazi che fino a qualche anno fa erano condivisi con l'Accademia di Belle Arti e che sono ora destinate ad ospitare opere del Settecento e Ottocento, con particolare attenzione ai modelli e ai calchi in gesso donati da Antonio Canova: tra le altre, si trovano finalmente esposte e valorizzate le metope del monumento funebre di Clemente XIII, il busto di Napoleone ed il ritratto a figura intera di sua madre Letizia. Grande risalto è stata dato anche ad uno degli allievi dell'Accademia, Francesco Hayez, al quale è stata dedicata un'intera sala che esporrà (una volta conclusa la grande mostra di Milano) anche la Distruzione del Tempio di Gerusalemme, che l'artista stesso destinò all'Accademia. E poi ancora Rosalba Carriera ed i suoi delicatissimi pastelli, i vedutisti (tra cui Bellotto, Guardi e Marieschi) ed uno dei più celebri figli della Serenissima, quel Canaletto, presente in Accademia con la Prospettiva con portico.
Distanza Roma-Venezia: 517 km