Se non fosse per il campanile, molti turisti semplicemente non farebbero nemmeno caso alla sua esistenza (e ahimè, anche molti romani...). Parlo della basilica di san Marco a piazza Venezia, fondata nel 336 da papa Marco in onore, ça va sans dire, di san Marco evangelista. Quello che si vede oggi è in realtà un puzzle di epoche diverse che però convivono alla perfezione: il mosaico dell'abside, con Cristo circondato da santi, risale al IX secolo; il campanile è dell'epoca di papa Alessandro III (1159-1181), ma le campane all'interno sono del XVII e XVIII secolo; il soffitto interno fu commissionato nel Quattrocento da papa Paolo II Barbo, che volle anche il palazzo, oggi detto di Venezia perché fu successivamente assegnato all'ambasciata della repubblica della Serenissima. Vi lascio con una curiosità: all'interno del portico della basilica di trova una lapide che ricorda Vannozza Cattanei, amante di Rodrigo Borgia (poi papa Alessandro VI) e mamma di Cesare, Giovanni, Lucrezia e Jofrè. Vannozza morì nel 1518 e sepolta nella basilica di santa Maria del Popolo, dove però non rimane nulla della sua tomba, distrutta probabilmente durante il sacco di Roma. Solo la lapide, seppur malconcia, si salvò, per essere trasferita proprio qui. Si legge comunque ancora bene l'iscrizione, che celebra la donna come "guida per i figli [...], insigne per onestà, esimia per religione, di pari età e saggezza". Sarà...