Piffetti tra Torino e Roma

Fondazione Accorsi
Fondazione Accorsi

Oggi il post ci porta a Torino, in un piccolo e affascinante museo, quello della Fondazione Accorsi-Ometto. Molto giovane (viene aperto solo nel 1999) il museo ospita qualcosa come tremila opere d'arte tra quadri, ceramiche, cristalli, arredi e arazzi, oltre ad una strabiliante cucina nella quale si contano centinaia di oggetti in rame, o un ricchissimo servizio di porcellane di Frankenthal. Ma la fondazione custodisce anche, tra le sue sale, quello che è definito come "il mobile più bello del mondo": si tratta di un'opera di Pietro Piffetti, un doppio corpo (un particolare nella foto qui accanto) firmato e datato al 1738 che è un capolavoro di forme arzigogolate, intarsi in avorio, madreperla e tartaruga...il mobile ha in realtà un corrispettivo a Roma, in un palazzo che è oggi al centro delle cronache di giornali e tg...Parlo ovviamente del palazzo del Quirinale, che conserva al suo interno un mobile a doppio corpo del tutto simile a quello torinese, realizzato da Piffetti - senza dubbio uno dei migliori ebanisti italiani - così come una straordinaria biblioteca che in origine era  a Torino, nella villa della Regina, e poi trasportata in Quirinale quando questo diventa residenza sabauda. Chissà se al nuovo presidente piacerà un arredo così barocco...


Distanza Roma-Torino: 692 km