Il bottino recuperato

Volendo essere precisi, parliamo di 5361 reperti archeologici, provenienti da scavi clandestini e recuperati dal comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Semplicemente, il recupero più grande mai fatto prima, presentato oggi alle terme di Diocleziano (mai sede fu più indicata....) nel corso di una conferenza alla quale hanno partecipato, oltre al ministro Franceschini ed alla soprintendente per i beni archeologici di Roma, Mariarosa Barbera, anfore greche ed etrusche (tra cui una straordinaria che racconta il mito di Teseo, trafugato da chissà quale necropoli), sculture, vasi, rilievi in terracotta e tanti altri reperti, datati tra VIII secolo a.C. e III d.C. e rinvenuti nel corso di scavi clandestini in Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia. Un patrimonio impressionante, del valore di oltre 50 milioni di euro, ritrovato al termine di un'indagine internazionale che ha portato gli inquirenti in Svizzera.