E (nuova) luce fu...

In principio fu Sisto IV della Rovere; fu lui infatti a decidere di ristrutturare l'antica Cappella Magna del Vaticano, affidando la decorazione pittorica ai maggiori artisti attivi allora in Italia: Perugino, Botticelli, Ghirlandaio, Cosimo Rosselli e tanto altri. Due anni ci vollero per affrescare le pareti della cappella e la sua volta, dove Pier Matteo d'Amelia piazzò un bel cielo stellato...forse niente di particolarmente indimenticabile se poco più di vent'anni dopo Giulio II (nipote di papa Sisto IV) decise di sostituirlo con il grandioso affresco di Michelangelo, che mai prima d'allora aveva dipinto (oltretutto ad affresco, tecnica che non conosceva affatto) qualcosa di così imponente. Fu ancora lui, padrone ormai della tecnica, a realizzare il Giudizio Universale sulla parete d'altare, mettendo a tacere tutti quello che lo criticavano per le troppe libertà (teologiche e stilistiche: chi aveva mai visto un Cristo così musoloso e senza barba?) e addirittura condannandoli all'eterno ridicolo...chiedete a Biagio da Cesena, colpevole di aver criticatoi troppi nudi del Giudizio e finito come Minosse all'ingresso dell'Inferno, con un bel paio di orecchie d'asino...La cappella Sistina oggi torna agli onori delle cronache per un nuovo sistema di illuminazione che ne promette delle belle: settemila luci al led illuminano infatti da qualche giorno questo capolavoro assoluto, garantendo - oltre ad un cospicuo risparmio energetivco, che non guasta mai - anche la luce più adatta a godere di ogni particolare degli affreschi. Nuovo anche l'impianto di climatizzazione, per monitorare al meglio le condizioni di temperatura ed umidità di uno dei luoghi più affollati del Vaticano e di Roma.