Acqua e palle di cannone

Tra fontane monumentali, fontanelle e nasoni, a Roma c’è davvero da perdere la testa e c’è sempre qualcosa che sfugge all’elenco. La fontana della foto di ieri, ad esempio: è accanto ad uno dei monumenti più visitati della città, ma tenuta in scarsa considerazione da chiunque passi da quelle parti (e la foto in effetti mostra una certa incuria…). Si tratta della fontana della palle di cannone che venne costruita, assieme ad altre sette fontanelle rionali, dall’architetto Pietro Lombardi, su commissione di Filippo Cremonesi, nel 1926 governatore di Roma. L’idea era quella di rappresentare ciò che di più caratteristico c’era in quel rione: ecco allora che all’ombra del cupolone compare la fontana delle Tiare, quella dei libri accanto all’antica sede dell’università della Sapienza, in via degli Staderari, e quella delle palle di Cannone appunto, in via di Porta Castello, ad un tiro di schioppo (è proprio il caso di dirlo, visto il soggetto della fontana) dall’antica fortezza di castel sant’Angelo. Ecco allora che, impilate al centro, ingentilite da un faccione dal quale sgorga abbondante acqua fresca, si trovano palle di cannone del tutto simili a quelle che si vedono ancora oggi all’interno del castello. E nonostante tutto c’è ancora chi passa da lì e getta una cartaccia accanto alla fontana…