La dolce via

Il lavoro è lungo e faticoso ma, pezzetto dopo pezzetto, anno dopo anno, l'Appia Antica si presenta sempre più bella e più ricca: oggi è stato infatti restituito al pubblico anche il complesso di santa Maria Nova, vicina di casa della villa dei Quintili, appena ristrutturata dalla soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma. Si tratta di un'area (siamo al V miglio dell'Appia, non troppo distante dal sepolcro degli Orazi e dei Curiazi) già occupata da edifici antichi e alto-medievali, che attorno al XIII secolo entra a far parte delle proprietà dei monaci Olivetani del monastero di santa Maria Nova: qui vengono costruite le abitazioni, i magazzini e le stalle per il bestiame - ricavate addirittura da un'antica cisterna romana - di una grande azienda agricola, ancora esistente alla metà del secolo scorso, quando passa a Evan Ewam Kimble e da lui, nel 2006, alla soprintedenza che da lì a poco darà l'avvio ai restauri. Durante i lavori, eseguiti tra il 2006 e il 2008, è stato rinvenuto un piccolo ambiente termale con resti di mosaici dedicati agli spettacoli gladiatori (in una scena si legge anche il nome di quello che doveva essere l'arbitro dello scontro, un certo Antonius) e alle corse dei carri, e una deviazione della via Appia che collegava questa alla via Latina attraverso la proprietà dei Quintili. Un vero patrimonio sconosciuto che si potrà visitare gratuitamente l'11 luglio dalle 18:00 alle 21:00, e poi tutti i fine settimana di luglio (ma in questo caso a pagamento) con visite guidate alle 17:00 e alle 18:00. Non resta che regolare l'orologio...