Chissà quante persone, in questi primi giorni di saldi estivi, saranno passate per via del Corso in cerca dell’affare (e io l’ho trovato!!! Ma soprassediamo…) senza nemmeno notare la chiesa nella foto che però, in realtà, dalla strada non si vede nemmeno troppo bene. Si tratta di quella dedicata ai santi Ambrogio e Carlo, una vera e propria enclave lombarda in città, dedicata com’è al patrono milanese e a san Carlo Borromeo, la cui canonizzazione, avvenuta nel 1610, ha costituito il pretesto per la costruzione della chiesa, progettata da Onorio Longhi e Martino Longhi il giovane. L’interno porta invece la firma inconfondibile di Pietro da Cortona, autore del disegno degli stucchi della navata centrale e della tribuna. Unica a Roma (e sicuramente ispirata alle chiese milanesi), la chiesa ha un deambulatorio che corre tutt'attorno all'abside, e che svela al centro, proprio dietro l'altare, la reliquia del cuore di san Carlo. Bellissima la cupola della chiesa - anche lei di Pietro da Cortona - che però dall'esterno proprio non si vede! Bisogna torcere infatti un bel po' il collo per riuscire a scorgere qualcosa stando davanti alla facciata: meglio allora fare un mezzo giro e fermarsi in piazza Augusto Imperatore, proprio di fronte all'abside, dove si gode di certo della vista migliore. Un autentico caso di chiesa bifronte insomma!