Belle Epoque de noantri

È curioso notare come, a volte, un monumento celeberrimo abbia poco distante da sé un “fratello povero” che in pochi conoscono e apprezzano. Possiamo fare l’esempio di san Pietro e dell’ospedale di santo Spirito in Sassia, del Pantheon e dell’area archeologica di largo Argentina, della fontana di Trevi e della Galleria Sciarra. Ecco, proprio di questa vi voglio parlare oggi perché spesso i turisti ci si ritrovano dentro senza sapere bene come, fanno (i più illuminati) un “oh” di ammirazione, scattano una foto e poi riprendono il loro cammino a testa bassa verso la fontana di Trevi. Un vero peccato, perché questo passaggio coperto è uno dei pochi esempi di architetture Liberty che ci siano in città. La volle costruire, nel 1885, Maffeo Sciarra il quale affidò i lavori a Giulio De Angelis, architetto che pensò ad una struttura in ferro e vetro, all’avanguardia per l’epoca, e al pittore Giuseppe Cellini, che nei suoi affreschi volle qui celebrare la figura della donna, vista di volta in volta come angelo del focolare, moglie e madre, intenta in amabili conservazioni o attenta alla cura del giardino, o semplicemente rappresentata dalle virtù che occupano la parte più alta degli affreschi. Non ci si può sbagliare; la donna è pudica, sobria, umile e prudente, misericordiosa e paziente, forte, benigna e fedele. Insomma, un vero panegirico del gentil sesso e di una sua esponente in particolare, Carolina Colonna Sciarra, la madre di Maffeo. Davvero il figlio che ogni madre vorrebbe! Per qualche decennio la Galleria fu al centro della scena artistica e culturale romana, anche perché al suo interno si trovavano le redazioni del quotidiano La Tribuna e della rivista letteraria Cronaca Bizantina, che vide trai suoi sostenitori anche l’esteta per eccellenza, quel Gabriele D’Annunzio che in effetti sembra comparire in uno degli affreschi del Cellini, forse proprio in quello in cui si vede un gruppetto di persone intente a chiacchierare tra loro. Ma riconoscere il profilo del Vate tra gli affreschi è un compito e un piacere che lascio a voi…