L'arte del comando

Sotterfugi, propaganda, pubbliche relazioni, cura dell’immagine, spin doctor. Parliamo dei prossimi candidati alle elezioni europee e delle loro strategie elettorali? Non esattamente, perché tutto parte da molto più lontano, almeno da 2000 anni fa, quando Augusto riuscì a governare e a mettere tutti (apparentemente) d’accordo grazie ad una raffinata strategia politica, che univa tradizione e spregiudicatezza, mitologia e realtà. Un mix del genere non poteva che ispirare molti…ed ecco allora che una mostra all’Ara Pacis (mai luogo fu più azzeccato) celebra l’imperatore e la sua politica culturale, replicata in maniera più o meno consapevole nei secoli a venire, fino al ‘900. L’arte del comando. L’eredità di Augusto, fino al 7 settembre, traccia una linea che unisce Roma a Carlo Magno, Federico II a Napoleone, Carlo V a Cola di Rienzo, rileggendo la vita e le imprese di tutti alla luce delle gesta del primo imperatore romano. Dodici sezioni per capire che, nella storia come nella vita, è tutta una questione di corsi e di ricorsi.