Michelangelo tra Roma e Firenze

450 anni fa Roma piangeva la morte di colui che aveva contribuito non poco alla grandezza della città, Michelangelo che, pur fiorentino di nascita, fu adottato dai romani e da tutti quelli che avrebbero fatto follie pur di avere una sua opera. Commozione generale e funerali degni di un re quelli che gli vengono tributati, ed una sepoltura destinata ad accoglierlo ai Santi Apostoli, a due passi da casa sua…in effetti la tomba, oggi nel cortile del palazzo accanto alla basilica, fu tale solo per qualche giorno. Sì perché, non si sa bene come, se in maniera lecita o meno (qualcuno parla di una vera autorizzazione, altri insinuano che addirittura il corpo dell’artista sia stato letteralmente rubato per ordine di Cosimo I Medici, avvolto in alcuni panni e caricato su un carretto di mercanti per non destare nessun sospetto) Michelangelo torna a Firenze assieme al nipote Leonardo, per riposare in Santa Croce, dove sta ancora oggi. E a noi non rimane che il suo monumento vuoto…