La ruota della fortuna

Chiffon, sete, paillettes, ricami e tacchi 14: è il mondo di Alta Roma Alta Moda, che si sta svolgendo in questi giorni in città. Tra le location scelte, il complesso di Santo Spirito in Sassia, che vanta il titolo di essere il più antico ospedale romano. Fu infatti costruito nel lontano 797 dal re Ina per dare accoglienza ai pellegrini anglosassoni che arrivavano a Roma, sostando spesso attorno alla basilica di San Pietro. Cresciuto nei secoli, e diventato nel tempo una delle istituzioni più importanti della città, l’ospedale venne interamente riedificato da Sisto IV della Rovere, per rimanere in funzione, nelle stesse sale storiche, fino a qualche decennio fa.

Accanto al portale principale si trova la ruota degli esposti, destinata ad accogliere i neonati abbandonati dalle loro madri, spesso prostitute, serve o ragazze estremamente povere. La costruzione della ruota fu decisa nel XIII secolo da papa Innocenzo III, inorridito dall’aver visto ripescare tre piccoli cadaveri dal Tevere, e sembra che la ruota abbia accolto migliaia di bambini nei secoli. Una volta cresciuti, i proietti (così erano chiamati i bimbi abbandonati, e il cognome è ancora oggi uno dei più diffusi in città) maschi venivano avviati a qualche mestiere, mentre le ragazze divenivano protagoniste di una processione annuale organizzata allo scopo di trovar loro marito. Un’organizzazione davvero perfetta.